D'un tratto un tintinnio improvviso destò il mio sonno guardai l 'ora... era metà pomeriggio ero a casa per scelta non per costrizione, ma ciò che accadde in quell'ora di metà pomeriggio del dì di festa fu di una tale importanza che l 'esser vissuti un'ora in più è valsa la pena... Quel rumoreggiare era il telefono che timidamente mi reclamava lessi chi era... "Cosa vorrà?" pensai quasi distrattamente risposi... troppe emozioni passarono immantinenti nel mio animo, una voce diversa si palesò al mio udito, una voce che di ira non aveva più traccia. Rimasi colpito dalla sua gentilezza che cercai di rompere il ghiaccio con la più classica battuta "Com'è il tempo da te?" dovevamo attaccare... dovevamo salutarci... ma quella semplice battuta rumoreggiò nel suo timpano a tal punto da renderla quasi impacciata... non se lo aspettava certamente... fu la svolta... da quella sterile ed inutile frase iniziò una delle più belle conversazioni che avessi mai fatto... il mio animo fu... il mio animo è... non ci sono parole per descrive cosa provai allora e cosa provo adesso ...vivo di sogni, la fantasia è la mia terra eppure nemmeno "io" avrei mai scommesso su tutto ciò... eppure il destino ha voluto questo per me... per lei... per noi...
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